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Aleksandra Korejwo: la grande danza dell'animazione


Lucia di Lammermoor - all rights reservedL'approccio iniziale di Aleksandra Korejwo alla sincronia tra musica e immagini animate guarda ai maestri del passato, a quelle sperimentazioni che negli anni Venti portarono alla luce i capolavori immortali di Oskar Fischinger, Walter Ruttmann, Hans Richter e, in particolare, di Viking Eggeling che con la sua Symphonie diagonale aveva cercato di ottenere musica visiva pura, senza accompagnamento sonoro. E anche nel caso dell'artista polacca, infatti, le prime sperimentazioni volte a creare una relazione tra musica, movimento e poesia, avviate durante gli anni di studio presso l'Accademia di Belle Arti di Poznań, furono composizioni "musicali" prive di elementi uditivi: «Invece che dal suono, la musica era evocata dal colore, dal movimento e dalle forme». È solo in seguito che Aleksandra Korejwo inizia a dialogare con i grandi compositori classici, iniziando a realizzare film accompagnati da musica. La tecnica che elegge a strumento per perseguire questo intento è la peculiare animazione in stop motion di sale colorato, un procedimento che richiede grande pazienza e perizia ma che le consente di lavorare "faccia a faccia" con la macchina da presa.

La traviata- all rights reservedThe Spinner (1989), su musica del compositore polacco Stanislaw Moniuszko, è il primo di una serie di dieci cortometraggi ispirati ai brani musicali dei suoi musicisti preferiti, e realizzati per lo studio televisivo statale, il TV Studio Filmów Animowanych. Seguirà The Swan (1990), una variazione sul tema di Le carnival des animaux di Camille Saint-Saëns, in cui la Korejwo si cimenta per la prima volta con il balletto, cercando di creare una coreografia in cui la danza della ballerina fosse perfettamente sincronizzata con quella del cigno. Merita speciale menzione Exsultate Jubilate Alleluja (1991), sull'Exsultate Jubilate K. 165 di Mozart, in cui le metamorfosi e le esplosioni di colore di fiori, farfalle e uccelli fanno vibrare la superficie dello schermo con effetti di luce che rimandano ai quadri degli impressionisti francesi.

L'incontro al Festival di Annecy con Ron Diamond della Acme Filmworks le procura alcuni ingaggi per la realizzazione di spot pubblicitari negli Stati Uniti: fra le altre, quattro animazioni per il Teatro dell'Opera di Austin in Texas, uno spot per la famosa Campbell's Soup e uno per l'UNICEF.

Children rights all rights reservedAccanto ai film più propriamente autoriali e alle pubblicità, Aleksandra Korejwo ha diretto alcuni film per bambini, come The Travels of Ako e Difficult Calculation, e ha lavorato per la Walt Disney Company creando i titoli di testa del film The Wounderful Ice Cream Suit di Stuart Gordon (in Italia noto come Il meraviglioso abito color gelato alla panna, 1998).

Il suo progetto forse più celebre, la trilogia sulla Carmen (1994-1996), s'ispira al balletto di Rodion Shchedrin tratto dall'opera di Bizet. Forse qui, più che in ogni altra precedente realizzazione della Korejwo, emerge la ricerca quasi maniacale della perfetta fluidità e naturalezza del movimento, un aspetto fondamentale nell'opera dell'autrice polacca: per usare le sue parole, «la cosa più importante nell'animazione è sentire il movimento».